Ho conosciuto Patrizia a 38 anni grazie a un problema di salute che ha avuto un impatto molto grande sulla mia vita a partire dai 20 anni: i fibromi uterini. Avevo già affrontato tre operazioni chirurgiche e provato ogni tipo di cura allopatica, fitoterapica, omeopatica, cambiato alimentazione e via dicendo. Sapevo che ormai l’ultima opzione sarebbe stata togliere l’utero, anche se continuavo a sperare di non doverlo fare.
In un pomeriggio di Ottobre sono stata stata attraversata da un pensiero illuminante, e se questa questione dei fibromi avesse qualcosa di importante da dire alla mia vita?
Mi era venuta l’idea di parlare con un esperto di psicosomatica ma ero titubante perché avevo già incontrato psicologi e psicoterapeuti e tutti si erano rivolti esclusivamente a una parte di me, quella razionale, quella che già la scuola e la cultura avevano provveduto a forgiare, quella che stava benone insomma, lasciando invece all’angolo una parte (oggi direi molte parti) che sentivo sofferente ma anche minacciosa.
Patrizia è stato un incontro prezioso per la mia strada, mi ha aiutato ad aprire le porte dello scantinato in cui avevo chiuso qualcosa di me che andava necessariamente recuperato, mi ha insegnato a conoscermi e ad accogliermi.
Lavorare con lei è stato un viaggio di scoperta dei più belli e significativi della mia vita , sentendo sempre la sua delicatezza e il suo aiuto nel fare luce ma, contemporaneamente, lasciar vedere ai miei occhi quale fosse la strada.
Abbiamo lavorato con i disegni, con i sogni, abbiamo osservato ogni questione in purezza, al di là delle categorie mentali e dei giudizi di bene e male. Questo modus mi è rimasto e mi permette di cercarmi ogni volta che mi perdo, di vedere me stessa e la vita con occhi nuovi ed entusiasti.
Per me si sono avviati grandi cambiamenti interiori ed esteriori e sebbene ad oggi io stia ribaltando la mia esistenza e sia oggettivamente di fronte a molte incognite sento con certezza di essere vicina a me stessa come non lo sono mai stata prima (o forse come lo ero da bambina).
Ringrazio i miei fibromi e ringrazio anche il mio utero che prima di essere asportato ha certamente dato alla luce qualcuno: una me nuova. E certamente ringrazio Patrizia che ha uno straordinario talento nell’illuminare le strade che portano all’anima.