Mario è un giovane uomo di 23 anni.Da subito mi è chiaro che il suo malessere (forti ansie, angoscia, attacchi di panico) è legato ad un iper-investimento della mente, dei pensieri, come probabile fuga da vissuti difficili da affrontare.Durante un colloquio mi confida che uno dei “temi caldi” delle…
Il lavoro su un incubo ricorrente Renata è una donna sulla cinquantina, con un passato estremamente duro ma una capacità di ascolto e di elaborazione notevoli.Viene da me con la richiesta esplicita di lavorare sui suoi traumi passati attraverso Somatic Experiencing®, un approccio corporeo e…
Matteo: “Dottoressa glielo dico subitonon voglio perdere tempo con l’analisi della mia infanzia! Quel che è stato è stato, non si possono cambiare le cose, e tutto sommato non mi è andata poi così male. Voglio focalizzarmi sul presente, perché ci sono situazioni in cui mi sento bloccato, e non…
Ho conosciuto Alba in un momento buio della sua vita: una depressione ormai pluriennale “curata” con farmaci, un disturbo di attacchi di panico con cui ormai conviveva da una vita, dolori diffusi, invalidanti e a detta dei medici inspiegabili, che la costringevano a letto per la gran parte della…
Una metafora per uscire dagli automatismi disfunzionali Febbraio 2020 Quando affrontiamo delle esperienze difficili mettiamo in atto delle strategie di gestione che abbiamo a disposizione al momento, in funzione di tanti fattori: la nostra maturità, le risorse che possediamo in quel preciso istante…
Il lavoro sui blocchi emotivi al di là delle parole Simona mi interpella via mail, raccontandomi brevemente il motivo della sua richiesta di aiuto e cercando in me e nel mio modo di lavorare (chiede delle sessioni di Somatic Experiencing) una rassicurazione rispetto alle sue paure: dover affrontare…
Stefano è un omone: alto, muscoloso, statuario.Quello che fin dal nostro primo incontro mi colpisce è che, sul divano di fronte a me, si siede “di tre quarti”. Come se fosse in posa per un ritratto. Non mi guarda mai frontalmente ma sempre “di sbieco”, perché il suo corpo è parzialmente ruotato…
Quando il corpo si congela per “sopravvivere” a un pericolo “Dottoressa, non riesco proprio a capacitarmi, una cosa del genere non mi è mai successa, me ne vergogno moltissimo”. Michele mi racconta che, mentre lui e la sua collega passeggiavano tranquillamente in un parco durante la pausa pranzo, un…
Un lavoro sulle nostre risorse interiori Mila piange, di fronte a me, quasi sopraffatta. Non le rimangono che le sue lacrime e non riesce a vedere una luce, una possibile fine alla sua sofferenza. La conosce bene, è da tanto che la sente, dentro di sé. Così tanto che quasi non ricorda come sia…
- 1
- 2